Aggiornati i dati statistici relativi alle dieci sezioni della Banca dati: Demografia, Economia e innovazione, Formazione, Ambiente e sicurezza, Mobilità, Sanità e assistenza, Trasformazioni urbane, Cultura, Transizione digitale, Transizione ecologica
La banca dati mette a disposizione degli utenti i dati statistici prodotti e raccolti negli anni dal gruppo di ricerca del Rapporto Giorgio Rota, allo scopo di creare un quadro statistico credibile e aggiornato delle evoluzioni socioeconomiche di breve e di medio-lungo periodo nell'area torinese e - per confronto - in altre aree metropolitane italiane e straniere. Per ciascuna sezione, oltre ai dati statistici, sono a disposizione degli utenti un breve commento, un glossario, un elenco di link per consultare ulteriori dati o rapporti di ricerca.
Torino (e le metropoli italiane) ai tempi del Covid
Impatti sociali, economici e ambientali
Dopo tre anni di pandemia, e dopo quasi un anno dal ritorno della guerra in Europa, è tempo di un primo bilancio sugli impatti sociali ed economici che questi tragici eventi hanno prodotto – e stanno producendo – sui territori, sulle città e, tra queste, su Torino.
L'Atlante – frutto di un lavoro di quasi due anni, che ha coinvolto un centinaio di persone tra ricercatori, grafici, soggetti – vuol combinare correttezza scientifica e racconto divulgativo, rivolgendosi ad attori locali, esperti, cittadini interessati ad approfondire i tanti temi che definiscono il sistema urbano torinese formato dal capoluogo e dai 14 comuni della cintura.
L'estensione del verde urbano pro capite (m2/ab.), nonostante si tratti di un dato reale e oggettivo, la sua elaborazione viene effettuata dai diversi enti di ricerca adottando metodologie diverse. Ad esempio sul Rapporto 2011 di Ecosistema Urbano si legge "Per meglio rappresentare le diverse tipologie di verde presenti in ambito urbano, in questa edizione di Ecosistema Urbano è stata parzialmente rivista (in accordo con le amministrazioni comunali) la classificazione del verde, che quindi si articola in: verde di quartiere, parchi urbani, verde storico, aree di arredo urbano, aree a verde funzionale, forestazione urbana, aree protette e riserve naturali. Al computo del verde urbano fruibile partecipano solamente le prime tre voci. Nonostante l'impegno di diverse amministrazioni di costruire ed aggiornare le banche dati, si conferma una carenza di fondo nella disponibilità di banche dati comuni condivise dai diversi uffici comunali e nell'interpretazione delle diverse voci da parte di coloro che compilano il questionario, complicando così il lavoro di confronto a livello temporale e tra le diverse realtà comunali". Per tale ragione in questa banca dati l'indicatore, a parità di anno, se le fonti sono differenti può presentare valori diversi. Ciò dipende da quali tipi di verde urbano sono considerati e da che tipo di dati le amministrazioni comunali hanno comunicato all'ente di ricerca. Attualmente la tabella pubblicata nella banca dati illustra i dati elaborati dall'Istat. E' costituito dal patrimonio di aree verdi, disponibili per ciascun cittadino, presente sul territorio comunale e gestito (direttamente o indirettamente) da enti pubblici (comune, provincia, regione, Stato, Enti parco, ecc.), in larga prevalenza destinato alla fruizione diretta da parte dei cittadini. Include il verde storico, i grandi parchi urbani, le aree a verde attrezzato, le aree di arredo urbano, i giardini scolastici, gli orti urbani, le aree sportive all’aperto, le aree destinate alla forestazione urbana, le aree boschive, il verde incolto e altre tipologie di verde urbano, quali orti botanici, giardini zoologici e cimiteri. Fonte: Istat