Un progetto del Centro Einaudi
dedicato allo sviluppo
e al futuro delle città

Report su Torino - 2022

 

copertina rapporto torino 2022

Torino (e le metropoli italiane) ai tempi del Covid

Impatti sociali, economici e ambientali

 

Dopo tre anni di pandemia, e dopo quasi un anno dal ritorno della guerra in Europa, è tempo di un primo bilancio sugli impatti sociali ed economici che questi tragici eventi hanno prodotto – e stanno producendo – sui territori, sulle città e, tra queste, su Torino. Il "Rapporto Giorgio Rota" del Centro Einaudi ha raccolto decine di tabelle statistiche per scattare una sorta di “istantanea” (il più possibile a 360°) su Torino e le altre metropoli dopo il primo biennio della “tempesta” Covid.

 

Download Rapporto

Comunicato Stampa

 

Torino Atlas

Torino Atlas. Mappe del territorio metropolitano

L'Atlante – frutto di un lavoro di quasi due anni, che ha coinvolto un centinaio di persone tra ricercatori, grafici, soggetti – vuol combinare correttezza scientifica e racconto divulgativo, rivolgendosi ad attori locali, esperti, cittadini interessati ad approfondire i tanti temi che definiscono il sistema urbano torinese formato dal capoluogo e dai 14 comuni della cintura.

UNIVERSITA': le opinioni degli studenti del Politecnico di Torino su lezioni ed esami on line - 2020

 

intro

Le opinioni degli studenti del Politecnico di Torino su lezioni ed esami on line.
Il report su Torino fa parte di una serie di dossier presenti nella sezione "Banca Dati", attraverso i quali si analizzano i dati periodicamente aggiornati.

Per visualizzare il dossier completo clicca qui.

Focus sulle PMI nel Torinese

On line nuove statistiche sulle piccole e medie imprese della Città metropolitana di Torino

È stata aggiornata ulteriormente la sezione economia e innovazione della banca dati del Rapporto Giorgio Rota, arricchendola con alcune statistiche relative alle piccole e medie imprese (PMI) dell’area torinese e piemontese.

Nel 2014 le imprese attive nei settori dell’industria e dei servizi della Città metropolitana di Torino sono quasi 170 mila: 162 mila sono micro imprese (ossia con meno di 10 addetti), 6 mila sono piccole imprese (da 10 a 49 addetti), 854 sono le medie imprese (50-249 addetti) e 191 sono le grandi con più di 250 addetti. Secondo gli ultimi dati disponibili e confrontabili dell’Istat, dal 2012 nella Città metropolitana di Torino si è registrato un generale calo del numero di imprese e di addetti, indipendentemente dalla taglia dimensionale.
Fermo restando che complessivamente le micro imprese rappresentano la maggior parte delle imprese che operano nel Torinese (95,6%), vi sono alcuni settori come quello immobiliare o delle attività professionali dove tale quota sfiora quasi il 100%. Le piccole imprese, che pesano per il 3,8% sul totale, raggiungono il 26% nel settore delle estrazioni e il 19% e il 15%, rispettivamente, nel comparto delle forniture di acqua e nel manifatturiero. Questi stessi tre settori sono quelli che annoverano le quote più elevate, anche, di medie imprese (attorno al 3%) che, se si considerano tutti i comparti, pesano solo per lo 0,5% (Tabella).

Nel confronto con le altre metropoli italiane, l’incidenza delle micro imprese sul totale di quelle attive è più alta soprattutto al Sud, con punte massime a Reggio Calabria e Messina dove le percentuali superano quota 97%. In questa graduatoria, Torino è decima con un’incidenza pari a 95,6%. È, invece, sesta per incidenza delle piccole (3,8%) e quarta se si esaminano solo le medie (0,5%), dietro a Milano (0,9%), Bologna e Venezia (entrambe 0,6%) (Tabella).

Sono 1.200 le imprese innovative che hanno sede nella provincia di Torino e che operano in prevalenza nei settori come il manifatturiero high-tech e l’ICT (fonte: Osservatorio sulle imprese innovative della Camera di commercio di Torino). Di queste, il 39% sono micro imprese, il 39,5% piccole, il 15,7% hanno fra i 50 e i 249 addetti (Tabella).Quasi la metà delle micro imprese e il 23% di quelle piccole dichiarano livelli di spesa in ricerca e sviluppo superiori al 10% del loro fatturato, mentre circa un quinto di quelle medie dichiara livelli di spesa che oltrepassano il 5% (ovviamente questa statistica sconta il fatto che il fatturato è proporzionale alla dimensione di impresa). La dimensione aziendale favorisce la capacità di export: l’88% delle medie imprese esportano, contro il 48% delle micro imprese .

Come evidenziato dal Rapporto sull’economia del Piemonte della Banca d’Italia, nel corso del 2015 in Piemonte c’è stato un graduale miglioramento delle condizioni di accesso al credito per le famiglie e le medie-grandi imprese (soprattutto quelle del settore manifatturiero e dei servizi). È risultato, invece, ancora difficoltoso l’accesso al credito per le piccole imprese (Tabella).  Quest’ultime, per arginare i problemi finanziari, hanno continuato ad usufruire del Fondo di Garanzia per le PMI. Nel 2015 le domande accolte per l’utilizzo del Fondo sono state in provincia di Torino 4.302, valore più alto degli ultimi quindici anni, ottenendo complessivamente finanziamenti per oltre 722 milioni di euro. (Tabella).

Secondo l’indagine trimestrale realizzata dall’Ufficio Studi Economici di Confindustria Piemonte, le medie e grandi imprese piemontesi risultano più ottimiste sul futuro andamento della produzione industriale rispetto alle micro e piccole imprese (Tabella).

Nella sezione economia e innovazione della banca dati si possono trovare ulteriori tre tabelle che contengono anche informazioni sulle PMI:

• Unità locali e addetti delle imprese nelle province metropolitane (Censimenti 2001-2011)

Caratteristiche delle imprese nelle province metropolitane

Fallimenti dichiarati in provincia di Torino

E' stato aggiornato anche il glossario con nuove definizioni.

Diventa nostro amico su Facebook

Banca dati

bdrgr-final-logo-transparent

 

ACCEDI>

Partners

Vinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.xVinaora Nivo Slider 3.x